D.R.I. I-003 and D.A.I. LB-0236
Il 30 agosto abbiamo ultimato le attivazioni del Diploma permanete “Regio Insubrica” attivando l’importante monumento romanico sede di scavi archeologici che stanno riportando alla luce importanti testimonianze della storia religiosa dell’Insubria.
Dopo aver fatto un paio di sopralluoghi per determinare il layout della stazione, si è deciso di utilizzare un’antenna filare, in quanto l’attivazione è stata fatta in concomitanza di una sagra gastronomica che il”Gruppo Amici di San Biagio” organizza ogni anno per raccogliere fondi per il restauro. Avendo avuto il permesso di accedere al campanile, Fulvio IZ2EXA ha quindi costruito una Windom con balun 6:1 ed in appoggio a questa antenna è stata piazzata una “canna da pesca” di 12 mt. opera di Mario IZ2GAO che ha curato anche l’organizzazione di questa attivazione.
Oltre alla referenza del nostro diploma, il Campanile della chiesa era stato referenziato dalla Sezione A.R.I. di Busto Arsizio per il Diploma delle Abbazie Italiane ed non essendo mai stata attivata in precedenza, si trattava di una newone.
Quest’ultima attività dell’Insubria Radio Team è stata
dedicata alla
memoria di Giovanni I1UJX che ci ha lasciato il 18 agosto e ci ha fatto
molto piacere che diversi OM ci hanno collegato solo in suo ricordo,
pur non avendo interesse nelle referenze passate.
La propagazione non è stata delle migliori, accompagnata da un forte
QRM che non ci ha dato tregua per tutta la giornata.
Hanno partecipato all’attivazione: Roberto I2KJS, Agostino
IK2FIQ,
Luciano IW2LFD, Maurizio IZ1GJK, Marco IZ2DVI, Emanuela IZ2ELV, Fulvio
IZ2EXA, Mario IZ2GAO ed Andrea IZ2LSC, che si è improssivisato
video-operatore del filmato dell’attivazione, inoltre abbiamo ricevuto
la gradita visita di Agostino HB9DLV.
Alla fine della giornata sono stati messi a log 118 QSO, purtroppo solo
uno dei quali in CW!
Insubria Radio Team
Chiesa di San Biagio in Cittiglio
Siamo a Cittiglio, una paese di 3.800 abitanti posto nella
nord ovest della provincia di Varese.
Cittiglio era divenuto famoso e conosciuto un po’ in tutto il mondo
perché qui era nato nel 1902 e vissuto sino alla morte avvenuta nel
luglio 1986, Alfredo Binda uno dei primi grandi campioni di ciclismo di
tutti i tempi. Vinse, infatti, 5 giri d’Italia e tre campionati del
mondo oltre che di tantissime altre corse. Cessata l’attività
agonistica divenne direttore sportivo della nazionale italiana di
ciclismo e in quella veste portò al successo altri campioni del
ciclismo italiano. Bartali e Coppi, per esempio, ottennero epiche
vittorie al Tour de France sotto la sua guida.
Oggi a Cittiglio c’è un piccolo museo che ricorda le imprese sportive
di Alfredo Binda, ma a Cittiglio in tanti vengono – soprattutto nella
bella stagione per raggiungere le tre cascate che il torrente San
Giulio forma scendendo dalla valle di Vararo.
Altra meta d’interesse a Cittiglio è l’antica Chiesetta romanica di San
Biagio che è uno degli edifici sacri più antichi della Valcuvia ed è un
piccolo gioiello di architettura romanica.
Essa, si trova a 200 m circa dalla stazione e dall’ospedale di
Cittiglio, ed è posta su una collinetta che domina l'abitato di
Cittiglio, inserita nella frazione che, a sua volta, porta il nome di
San Biagio. Dal sagrato della chiesa, durante le belle
giornate, si
gode la vista panoramica, anche di una parte del lago Maggiore,
sovrastato dalla catena alpina del Monte Rosa.
Questa chiesa è un monumento romanico che gli esperti, dall’analisi
architettonica del campanile, fanno risalire intorno all’anno mille per
via "della foggia arcaica e della bifora e del capitello a
stampella" (C.M. Magni e A Finocchi). Al suo interno si conservano
alcuni dipinti murali databili intorno ai primi anni del 1500. I
documenti più antichi, oggi conosciuti, che ci parlano di questa chiesa
sono 2 atti notarili rogati nel giugno 1235.
La chiesa fu beneficio della famiglia Besozzi sino al IXX secolo quando
passò in mano alla parrocchia di Cittiglio che tuttora ne è
proprietaria e la gestisce.
Durante gli anni la chiesa subì diversi rimaneggiamenti e modifiche che
contribuirono, progressivamente, a snaturarne il suo aspetto. Proprio
per restaurare e recuperare l’edificio si è costituito a Cittiglio, nel
1988, il “Gruppo Amici di San Biagio” che, d’intesa con la parrocchia,
ha predisposto un progetto d’intervento (approvato dalla
Soprintendenza) e si è attivato per recuperare i fondi necessari ad
eseguire le opere previste.
In questi anni, grazie al lavoro di tanti volontari, alla
partecipazione della gente ed alle offerte fatteci pervenire da Enti,
Associazioni e Ditte operanti sul nostro territorio, il
“Gruppo Amici di San Biagio” è riuscito a compiere su questa chiesa
diversi ed importanti lavori di restauro.
Le principali opere che in questi oltre 20 anni sono state portate a
termine, possono essere schematicamente riassunte nei
seguenti punti:
- Approntamento del progetto di restauro
di tutto l'edificio a cura dell'Arch. G. Pozzi di Gemonio.
Tale progetto è stato approvato dalla
Soprintendenza il 19 aprile 1990;
- Rifacimento del
tetto e la demolizione di una soletta
interna, realizzata nei primi anni del
'900, che deturpava le caratteristiche originarie
della chiesa – (1992);
- Rimozione degli intonaci interni e di
quelli ammalorati della facciata – (1994);
- Messa in luce dell'arco, con
tracce di antichi affreschi, posto sopra la porta di ingresso
alla chiesa e restauro dei dipinti in essa conservati – (1995);
- Sostituzione dei contorni (spalle,
cappello e soglia) della porta d'ingresso alla chiesa con
altri in granito più intonati all'antichità dell'edificio –
(1995) e rifacimento della porta d'entrata dell'edificio sacro, ad
opera di un artigiano del luogo - (1996);
- Recupero (aprile 1999) delle pareti
interne della e restauro della facciata esterna;
- Restauro – ad opera di un restauratore
specializzato - del bel paliotto in scagliola dell’altare (opera della
prima metà del XVIII secolo), intaccato dall’umidità e rotto in più
punti (gennaio 2000).
- Esecuzione di una importante campagna
di scavi archeologici che hanno interessato l’interno della chiesa dal
dicembre 2006 al mese di aprile scorso.
Complessivamente tutti questi interventi hanno valorizzato le linee
romaniche della chiesa - che ha così recuperato parte del suo aspetto
primitivo - e hanno permesso di scoprire in maniera approfondita la
storia costruttiva dell’edificio sacro;
Gli scavi archeologici effettuati in questi ultimi mesi hanno, infatti,
permesso di riportare alla luce, sotto al più recente pavimento posato
negli anni ’70, almeno tre strati di pavimenti realizzati in passato
(nel 1630 in cotto, nel 1200 in malta colorata in rosso, e intorno
all’anno 1000 in battuto di malta). Assieme ai pavimenti antichi sono
state rinvenute anche importantissime strutture architettoniche
appartenenti ad una chiesa precedente, più piccola dell’attuale. In
particolare si sono trovati i resti di una precedente facciata (interna
all’attuale aula), demolita ancora in epoca medioevale e le tracce che
confermano l’esistenza di un antico abside dipinto, a sua volta
demolito, in concomitanza con il cambio di orientamento della chiesa,
documentato intorno al 1630.
Assieme ai reperti murari gli scavi archeologici hanno permesso anche
di ritrovare diciassette monete di epoca compresa tra il XII e la fine
del XVI secolo, nonché altri oggetti antichi sepolti all’interno della
chiesa, come ciotole, coltelli, frammenti di tessuto, un anello,
fibbie, borchie e decorazioni varie. Tra questi ritrovamenti di
particolare interesse storico i resti di una conchiglia testimonianza
di un pellegrinaggio fatto a Santiago di Compostela da un cittigliese
del medioevo.
Dagli antichi strati archeologici sono emerse ventuno sepolture, sia in
nuda terra sia in tombe realizzate in posto con pietre locali.
Di sicura importanza sono i ritrovamenti pittorici scoperti nel
sottosuolo della chiesa, in particolare un affresco - ben conservato -
apparso alla base del campanile e risalente al 1000 – 1100 in cui è
rappresentata la “Chimera”, un animale mitologico con tre teste (Leone,
serpente e capra) la cui raffigurazione in uno spazio sacro è molto
rara e rende il dipinto scoperto a San Biagio molto importante per la
storia della Valcuvia e dell’iconografia sacra.
L’affresco che è già stato consolidato e restaurato nel mese di luglio
2007 è oggi perfettamente visibile e leggibile.
L’ultima fase di scavi archeologici ha riportato alla luce la base
dell’antica abside della chiesa primitiva (demolita nel XVII secolo),
abside che presenta anch’essa importanti ed originali testimonianze
pittoriche risalenti all’anno 1000 e che al suo interno conserva ancora
l’antico altare della chiesa medioevale.
Gli scavi archeologici sono stati finanziati dal “Gruppo Amici di San
Biagio ed eseguiti dalla SLA – Società Lombarda di Archeologia s.r.l.
di Milano. Le delicate indagini sono state eseguite materialmente dal
Dott. Roberto Mella, coadiuvato dal sig. Mario Vincenzi di Cittiglio,
sotto la sorveglianza della dott.ssa Jolanda Lorenzi della
Soprintendenza Archeologica della Lombardia.
Sono iniziati in questi giorni e proseguiranno almeno sino a fine anno
i lavori per ricostruire il pavimento interno della chiesa in modo da
ripristinarne l’uso. Il pavimento verrà eseguito seguendo un progetto
approvato dalla Soprintendenza ai monumenti di Milano e alternerà spazi
realizzati in cotto con altri realizzati in materiale trasparente in
modo che i futuri visitatori potranno vedere ciò che gli scavi
archeologici hanno riportato alla luce.
Tali lavori hanno ottenuto anche il finanziamento da parte della
Fondazione per il Varesotto ONLUS e dalla Regione Lombardia.
Per raccogliere fondi da destinare al restauro della chiesa di San
Biagio in Cittiglio il “Gruppo Amici di San Biagio” propone durante
l’anno due manifestazioni:
La festa di San Biagio (ore 20.30 S. Messa con al temine benedizione
della gola, falò, distribuzione di panettone e vin brulè) - il 3
febbraio, ricorrenza del santo;
La “Gnoccata a San Biagio” - giunta alla 20° edizione – la
manifestazione popolare che è ormai entrata nella tradizione
gastronomica della Valcuvia – la Gnoccata si svolge solitamente
l’ultimo fine settimana d’agosto (nel 2009 il 29 e 30 agosto), più
raramente il primo week-end di settembre.
In queste occasioni è sicuramente possibile visitare la chiesa, vedere
i lavori compiuti e fare visite guidate agli scavi archeologici
eseguiti.
Il “Gruppo Amici di San Biagio” coglie l’occasione per ringraziare
tutti i radioamatori che – grazie alla loro manifestazione di fine
agosto 2009 – contribuiranno a far conoscere la chiesa di San Biagio in
Cittiglio e le manifestazioni ad essa collegate.
Il presidente del “Gruppo
Amici di S. Biagio”
(ing. Antonio Cellina)
Cittiglio, 30 maggio 2009